LA FINANZIARIA IN PILLOLE

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21/7/2008 ROMA
Con 323 sì e 253 no il governo ha incassato la fiducia dell’Aula della Camera sul decreto legge che compone la manovra economica triennale. Dopo il via libera di Montecitorio previsto per giovedì, il provvedimento passerà all’esame del Senato per la seconda lettura.

Il decreto legge su cui la Camera ha votato la fiducia contiene la manovra triennale del governo. Rispetto al testo uscito dal Consiglio dei Ministri, è stato molto cambiato nel passaggio in commissione e accoglie anche buona parte delle misure inizialmente previste nel disegno di legge collegato.
Ecco in sintesi le novità introdotte dal decreto.

CARTA IDENTITÀ. Avrà durata decennale e, dal primo gennaio 2010, dovrà riportare sia la fotografia che le impronte digitali.

VIA LA TASSA SUGLI ASSEGNI. Elevata da 5.000 a 12.500 euro la soglia massima per l’utilizzo del contante e dei titoli al portatore reintroducendo gli importi vigenti fino alla data del 29 aprile 2008. Viene inoltre eliminata l’imposta di bollo in misura pari a 1,50 euro per ciascun assegno non contenente la clausola «non trasferibile».

ROBIN TAX. Rispetto alla prima stesura via le royalties a carico delle compagnie che estraggono idrocarburi e l’attribuzione allo Stato di una quota in barili pari all’1% della produzione annua, resta l’addizionale Ires del 5,5% per le società del settore petrolifero e dell’energia elettrica. Saranno le maggiori tasse sulle banche ad alimentare il fondo per i meno abbienti.

SOCIAL CARD. Collegata alla Robin Tax, sarà concessa solo ai residenti di cittadinanza italiana. Per alimentare il fondo si ricorrerà anche ai “conti dormienti” delle banche.

ABOLITO CUMULO REDDITI-PENSIONE. Totale cumulabilità, a decorrere dal 1° gennaio 2009, tra pensioni dirette di anzianità e redditi da lavoro autonomo e dipendente. Si prevede, inoltre, a decorrere dalla medesima data, l’integrale cumulabilità con i redditi da lavoro autonomo e dipendente per le pensioni dirette conseguite nel regime contributivo in via anticipata rispetto ai 65 anni per gli uomini e ai 60 anni per le donne.

CLASS ACTION. Prorogata al primo gennaio 2009 l’entrata in vigore della disciplina sulla «class action» , introdotta nell’ordinamento dalla legge finanziaria 2008.

ASSICURAZIONI VITA. Il prelievo applicabile alle riserve matematiche dei rami vita salirà dallo 0,3 allo 0,35% (più 0,050). Solo per il 2008 l’aliquota salirà allo 0,39%. A titolo di acconto, è previsto il versamento a novembre di una imposta pari allo 0,050 delle riserve matematiche iscritte nel bilancio del periodo d’imposta 2007.

TAGLI AI MINISTERI. Salgono con il maxiemendamento: le tabelle riportano riduzioni di spesa per 8,435 miliardi nel 2009 (il taglio cresce di 300 milioni rispetto alla versione originaria del decreto), 8,929 nel 2010 (400 milioni di taglio in più, erano 8,529) e 15,611 miliardi nel 2011 contro i 15,211 della prima stesura.

TAGLIA-CARTA. Riduzioni per la produzione e la circolazione di documentazione cartacea da parte e all’interno delle amministrazioni pubbliche, sostituendola con il documento informatico.

CARBURANTI 1. Via libera alla liberalizzazione della rete di distribuzione, meno vincoli per installare una stazione di servizio.

CARBURANTI 2. Diventa automatica anzichè facoltativa la possibilità di sterilizzare le accise sui carburanti quando il prezzo del petrolio superi del 2% quello indicato dal Dpef. TICKET: aboliti dal 2009 i ticket sull’assistenza specialistica ma metà della spesa (834 milioni) graverà sulle regioni. Lo Stato incrementa di 50 milioni del finanziamento del Servizio sanitario nazionale. Altri 400 milioni dovrebbero arrivare con il Piano Sanità, la restante copertura verrà da una serie di misure di razionalizzazione ed efficientamento della spesa ma l’emendamento del governo consente alle regioni di mantenere «in misure integrale o ridotta» il ticket sulla diagnostica o di applicare «altre forme di partecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria», per i soggetti non esenti.

STRETTA SU ESENTI. Più verifiche sulle esenzioni sanitarie e maggiori controlli sulle prestazioni liberamente rese da erogatori privati. Le Asl non «rimborseranno più a piè di lista».

ACCERTAMENTI FISCALI. In arrivo 110.000 accertamenti fiscali in più rispetto a quelli del biennio 2007-2008 e il governo prevede «maggiori entrate per cassa per il solo 2011 pari a 610 milioni di euro».Del pacchetto antievasione fa parte anche il contrasto alle residenze fittizie all’estero. Il maggior gettito atteso è di 5 milioni nel 2009, 100 nel 2010 e 200 nel 2011.

CINQUE PER MILLE. La dotazione aumenta di 20 milioni nel 2008 e vengono definiti i criteri per individuare i beneficiari 2009: rientrano società sportive dilettantistiche e fondazioni.

ENERGIA. L'Autorità per l’energia svolgerà l’attività consultiva di segnalazione al governo sulla realizzazione di impianti di produzione di energia nucleare. La promozione della ricerca sul nucleare pulito, di quarta generazione o da fusione, rientrerà tra gli obiettivi della Strategia energetica nazionalè che il governo metterà a punto entro sei mesi. Prima inserita con un emendamento della Lega e poi soppressa la riforma dell’Autorità con riduzione da 5 a 4 membri e la decadenza dei vertici dell’Autorità per l’energia; dovrebbe essere ripresa nel Ddl in materia economica.

CONTATORI. La competenza sugli appartati di misura resta alle Camere di commercio.

GAS, ESPLORAZIONI ALTO ADRIATICO. Sarà possibile avviare ricerca e coltivazione di idrocarburi nel Golfo di Venezia, sulla verifica dell’assenza di rischi apprezzabili di subsidenza sulle coste è prevista azione d’intesa fra Consiglio dei Ministri e Regione Veneto.

RISPARMIO ENERGETICO. Le amministrazioni statali devono approvvigionarsi di combustibile da riscaldamento e dei relativi servizi, nonchè di energia elettrica, mediante le convenzioni Consip o comunque a prezzi inferiori o uguali a quelli praticati da Consip.

PIANO CASA. Sarà esteso agli immigrati a basso reddito a patto che risiedano da 10 anni in Italia e da 5 nella regione. Aiuti per le giovani coppie, famiglie a basso reddito e genitori single precari con un fondo da 24 milioni. Per l’acquisto di immobili da parte degli inquilini si mettono paletti al piano di alienazione degli immobili Iacp (o ex-Iacp): l’opzione scatta per gli inquilini che non hanno un’altra casa in proprietà e che non risultino morosi.

PIÙ POTERI A MISTER PREZZI. Ridefinite le funzioni del Garante per la sorveglianza dei prezzi prevedendo specificib poteri conoscitivi e un maggiore coinvolgimento delle associazioni di categoria e delle amministrazioni pubbliche.

FINMECCANICA. In caso di aumento di capitale è autorizzata la sottoscrizione per un importo massimo di 250 milioni di euro. La quota dello Stato, in caso di aumenti di capitale, non potrà scendere sotto la quota di controllo del 30%.

SERVIZI PUBBLICI LOCALI. La riforma apre i servizi pubblici locali all’affidamento ai privati con gara entro il 31 dicembre 2010. Sono previste deroghe, ma il socio privato dovrà essere scelto con procedure ad evidenza pubblica. Le reti, che restano di proprietà pubblica, potranno essere affidate a privati. Sarà possibile l’affidamento simultaneo con gara di una pluralità di servizi locali. Infine, viene fissata la data limite del 31 dicembre 2010 per la cessazione delle concessioni relative al servizio idrico integrato che non siano state rilasciate con gara.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. Ricostituita la dotazione finanziaria del Fondo per la promozione e il sostegno dello sviluppo del trasporto pubblico locale, istituito dalla legge finanziaria per il 2008 e destinato all’acquisto di veicoli adibiti al trasporto pubblico e allo sviluppo dei sistemi di trasporto pubblico nelle aree urbane.

PATTO STABILITÀ INTERNO. Per i comuni virtuosi il taglio dei compensi di sindaci e consiglieri non si fa. Per i comuni non virtuosi, che sono circa il 10% del totale, il taglio sale dal 20 al 30%. Inoltre, diventano più rigorosi i finanziamenti per le comunità montane: in totale queste riceveranno 30 milioni in meno all’anno, dal 2009 al 2011. Con la stretta all’uso dei derivati da parte degli Enti locali arriva lo stop ai prestiti che non prevedano il rimborso contestuale di interessi e capitale.

FAS. Almeno l’85% delle risorse del Fondo aree sottoutilizzate e del Piano operativo nazionale dovranno andare al Mezzogiorno.

EXPO MILANO 2015. Stanziati 1.486 milioni di euro nel periodo 2009-2015 per la realizzazione delle opere e delle attività connesse allo svolgimento del grande evento EXPO Milano 2015.

REDDITI ON-LINE. Mini-sanatoria per la pubblicazione su Internet. In deroga al divieto, per «gli elenchi, anche già pubblicati, concernenti i periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2004, e comunque fino alla data di entrata in vigore del decreto» la consultazione «può essere effettuata anche mediante l’utilizzo delle reti di comunicazione elettronica». Scongiurati i rischi di risarcimenti per le pubblicazioni avvenute in primavera.

CAUSE DI LAVORO. Fissato l’obbligo per il giudice, nell’ambito del processo del lavoro, di dare lettura delle ragioni di fatto e di diritto della decisione, fissando, per i casi più complessi, un termine per il deposito della sentenza, al fine di garantire una maggiore trasparenza e la certezza dei tempi.

SICUREZZA. Il governo stanzia 300 milioni, derivanti da tagli di spesa, 100 dei quali serviranno al potenziamento della sicurezza urbana.

AUTOTRASPORTO. Arrivano 116 milioni per ridurre i costi di esercizio delle imprese del settore.

TAX CREDIT CINEMA. Ripristinato il credito di imposta per gli investimenti nel settore che era stato abolito dal decreto che cancella l’Ici.

INPS-ENTRATE. Scambio telematico mensile sulle posizioni dei titolari di partita Iva e dei dati annuali di soggetti che percepiscono utili derivanti da contratti di associazione in partecipazione.

COMITATO PARALIMPICO. Aumenta di 3 milioni per ognuno degli anni 2008, 2009 e 2010 il contributo statale.

FS E ANAS. Trecento milioni in arrivo per le Fs, mentre Anas avrà la possibilità di accedere ad anticipazioni di cassa, da reintegrare entro fine anno, ma non per finanziare la spesa corrente.

AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
di sicurezza sul lavoro neanche una parola--

Le magie dell' INTOCCABILE

Spiegazione chiara del piano antidemocratico del mago silvio. A mio parere[e non solo!], non ci sta, ne nel metodo ne nel merito!! Attenzione in NESSUN ALTRO PAESE democratico esiste l'immunità per le prime quattro cariche dello Stato. PERICOLO!! (ndcrippy)

DA Repubblica — 08 luglio 2008 pagina 1 sezione: PRIMA PAGINA

Il mago di Arcore pretende l' impunità e l' otterrà. Inutile girarci intorno, questo è lo stato dell' arte. È una confessione la «via d' uscita» escogitata da Gianni Letta. Il Parlamento discuterà subito il "lodo Alfano" che offre l' immunità alle prime quattro cariche dello Stato. Votato il "lodo", l' emendamento "sospendi-processi" diventerà superfluo. Berlusconi sarà intoccabile per cinque anni, qualsiasi reato abbia commesso in passato, qualsiasi reato gli capiterà di commettere da qui fino alla fine del suo mandato. La sospensione dei processi avrebbe congelato soltanto per un anno il dibattimento di Milano ormai agli sgoccioli (Berlusconi è imputato di corruzione in atti giudiziari). Il "lodo" va oltre. Lo lascia nel freezer per l' intera legislatura come tutte le altre inchieste e processi che lo ossessionano (corruzione di un incaricato di pubblico servizio, a Roma; diritti televisivi Mediaset e appropriazione indebita, a Milano). Salvo poi una nuova proroga di sette anni, se dovesse farcela a salire al Quirinale (Dio ci scampi). Le magie dell' uomo di Arcore non mutano, da una stagione a un' altra. Si ripropongono uguali, si replicano identiche nei passi, precise nelle mosse violente che lacerano l' equilibrio istituzionale e violano il principio dell' eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Il suo problema non è nuovo: deve fulminare il processo che lo vede imputato e guadagnare tempo. Nel 2001 (II governo Berlusconi) il mago lavora a trucchi da fiera con una strategia definita con sapienza. Gli avvocati vanno in aula e scatenano l' inferno. Cavilli. Ricusazioni (il giudice è prevenuto; ha già manifestato il suo parere; ha un' inimicizia grave). Rimessioni (Milano è pericolosa per l' imputato e per chi lo difende). Accompagna l' ostruzionismo avvocatesco con una tempesta mediatica: pubblici ministeri "politicizzati" o mezzi matti vogliono farlo fuori e azzerare le scelte del popolo sovrano. L' assalto rabbioso deve preparare il clima per le leggi ad personam che un Parlamento obbediente gli approva sul tamburo: vengono cancellati reati (falso in bilancio); abolite fonti di prova (le rogatorie internazionali); ristretti i tempi del processo (prescrizione); mutate le condizioni del legittimo sospetto per un tribunale. Infine, lo rende immune una legge che la Corte Costituzionale, poi, gli boccia. Sette anni dopo, quando ritorna a Palazzo Chigi, l' impegno di Berlusconi si replica. Ha promesso agli italiani più sicurezza. Confeziona un decreto legge che inaugura un "diritto della diseguaglianza". Indifferente alle contraddizioni, chiede con la mano destra di aumentare le pene per reati di particolare allarme sociale, con la mano sinistra infila nel provvedimento il congelamento dei processi per quegli stessi reati. È il cavallo di Troia utile a fermare il processo più importante, il suo, e se la sicurezza di tutti deve pagare qualche prezzo - con lo stop di 100 mila processi - che sia pagato. Il Capo dello Stato gli nega l' urgenza e la necessità di quella clausola. Non se ne cura. Due famigli in Parlamento presentano un emendamento che ferma i processi. Sostiene l' iniziativa innescando, come sempre, tensioni micidiali. La sua condizione processuale e il desiderio di impunità conquistano il primo posto nell' agenda del governo. Per più d' un mese, non si parla d' altro. Impudente, egli non parla d' altro ad ogni occasione con gli argomenti di sempre: estremisti infiltrati nella magistratura vogliono accopparlo per missione politica; sono fascisti che annunciano il ritorno del fascismo. Sa che deve scatenare il pandemonio per intascare il dovuto. Non esita a imbrogliare il presidente della Repubblica. Non si preoccupa di creare attriti con il suo maggior alleato, la Lega. Consapevolmente, distrugge ogni possibilità di dialogo con le opposizioni. Per tenere sotto pressione istituzioni e Paese decide cinicamente di mettere in piazza anche la sua vita privata. Sa che alcune sue conversazioni viziose sono state intercettate dalla magistratura. Non gli sfugge che alcune sono state già distrutte e altre lo saranno presto. Anche se nessuno potrà ascoltarle, imbraccia quelle memorie foniche come se fossero un' arma contro i suoi "nemici": vedete, mi hanno spiato e mi ricattano, vogliono costringermi alle dimissioni; bisogna fermare i processi, fermare i giudici, fermare le intercettazioni; devo essere protetto da ogni iniziativa della magistratura. Geme e strepita come un bambino viziato. Minaccia di rompere il giocattolo che gli è stato messo in mano. Il Paese in declino profondo, impoverito, impaurito, incapace di pensare al futuro, deve fare i conti con le fobie e le pretese del mago. A cui tutto si sacrifica. La leale collaborazione del governo con il Quirinale. La coesione della maggioranza. Il confronto parlamentare con l' opposizione. L' equilibrio dei poteri. Il rispetto della Costituzione. Le urgenze del Paese. È questa la scena che abbiamo sotto gli occhi. Più o meno, una guerra del capo del governo contro tutti e tutto, a protezione del suo privatissimo interesse. Il canovaccio prevede ora che, scatenato il diluvio, si avanzi Noè con la sua arca. Noè ha il profilo di Gianni Letta, l' astuto mediatore dei conflitti creati dal suo Capo. È il gioco delle parti, è chiaro. Sono le condizioni che creano, durante un interrogatorio maligno, il poliziotto "cattivo" e il poliziotto "buono". Letta è il "buono" e, dopo il lavoro al proscenio del "cattivo" (Berlusconi), tocca a lui. Chiama a sé gli attori e propone «la via d' uscita»: cancellazione del "sospendi-processi" e immediata approvazione del "lodo Alfano". Dunque, l' impunità quinquennale per il bambino prepotente è stata, fin dal primo momento, l' unico, ineliminabile, irriducibile esito della pantomima. Agli interlocutori, appare una mediazione addirittura accettabile considerata l' avventura che promette il frastuono del capo del governo. Si evita un conflitto tra Palazzo Chigi e Quirinale. Si scongiura il rischio di un rallentamento nell' azione di un governo a favore dell' economia del Paese. Si ripristinano le condizioni per un confronto riformatore con le opposizioni. Si sfugge alla distruzione della macchina giudiziaria. Gli attori, con le spalle al muro, acconsentono. Acconsente il Quirinale, la Lega frastornata; ci pensa il Partito democratico, disorientato e diviso. Acconsente finanche l' associazione magistrati che si consola: si salva Berlusconi, ma anche la possibilità di amministrare la giustizia. Dovremmo acconsentire tutti? Non ce lo ordinano i vangeli. In nessun Paese occidentale il capo del governo è temporaneamente immune per i reati comuni. Perché dovrebbe esserlo il nostro? Il "lodo Alfano" viola l' eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Perché dovremmo dimenticarlo? È incostituzionale una legge ordinaria che garantisce quell' immunità: che almeno abbia l' iter delle riforme costituzionali. Si possono chiudere gli occhi dinanzi alle obiezioni degli addetti allo studio della Costituzione? Sono già tre buone ragioni per non darla vinta a questa prepotenza. - GIUSEPPE D' AVANZO